Recensione del volume

ANTONIO SPADARO
Pier Vittorio Tondelli. Attraversare l’attesa

Edizioni Diabasis   - pagg. 229 -  £. 25.000

di Nicola Ciampitti

(apparso in Pulp libri n. 25 - Maggio/Giugno 2000 - p. 49)

Con questo saggio Spadaro si dimostra, se ve n’era ancora bisogno, come il miglior conoscitore dell’opera e della bibliografia tondelliana. Il volume, corredato da molte foto di Tondelli in varie pose e in vari periodi della sua vita, che lo descrivono sempre incredibilmente diverso, affronta tutta la vita e l’opera tondelliana senza mai disgiungerle, ma proprio partendo dalla scrittura di potenza e soggettiva di cui parlava Tondelli, per riscoprirne il significato, la storia, la scrittura. L’attenzione di Spadaro è rivolta al filo rosso della ricerca di assoluto, che costella i libri di Tondelli, e si compie e realizza in Camere Separate. Spadaro infatti la rintraccia in Altri Libertini, quando Tondelli cita un passo significativo di Pascal, e nello stesso Rimini, in Weekend Postmoderno, e ovviamente in Camere Separate. Tondelli è cosciente- dice il critico- di questa continua ricerca stilistica e di vita, iniziata da giovane nell’associazionismo cattolico e continuata nella solitudine propria dello scrittore. La tematica di fondo della narrativa tondelliana si rintraccia- secondo Spadaro- nel viaggio, il trip per ricercare la comprensione più profonda dell’umanità attraverso la separazione. Bisogna separarsi dagli altri, per poter quindi -attraverso ciò- conoscere gli amici e se stessi. La separazione di Leo e Thomas in Camere Separate ha dunque questo significato: la possibilità di poter scrivere lettere(non si dimentichi che la Tesi di Laurea di Tondelli era dedicata al romanzo epistolare, come problema di teoria del romanzo) all’amico, per quindi riconoscersi e ricostruirsi attraverso la rielaborazione del lutto e del passato.

E’ la farmacopea della scrittura, recuperata dagli studi di Caruso (noto psicanalista crisitano e marxista), che ha indagato l’elaborazione del lutto ne La separazione degli amanti, o in altri narratori come P. Handke.

Altro filo conduttore del libro di Spadaro è l’analisi della scrittura iniziata con l’uso del parlato, come "suond", con Alri Libertini, e continuata similmente poi con Pao Pao, con Rimini alla ricerca di un nuovo-vecchio modo di far narrativa, raggiungendo la maturazione con Camere Separate, passando dal noi generazionale all’ io interiore, attraverso un romanzo "oggettivo"(Rimini). Con tale "bagaglio" di maturità Tondelli svolgerà la sua attività pedagogica aiutando altri giovani autori con le tre famose collane; raccoglierà invece la sua lettura del reale, anch’essa fatta attraverso la scrittura, con Weekend e L’abbandono. Il saggio di Spadaro è d’altronde proprio costruito partendo da qui, dalla fine(l’abbandono, la separazione), in un lavoro a ritroso, per riscoprire la vera attesa dell’assoluto di uno scrittore che ha lasciato il proprio segno quasi alla fine d’un millennio.